Italiana Index
La pace interiore
Rabi'ah
Linguaggio sufi
Linguaggio sufi
Dr Zahurul Hassan Sharib
E' successo quest' oggi , mentre tutto solo sedevo nella mia piccola stanza, che tu
già conosci: senza invitato Amore si è presentato ma,come ben sai, lui arriva
sempre così. Vedendomi solo, mi ha confidato alcuni suoi segreti. Che cosa mi ha
detto?Devo proprio dirtelo? Forse desideri saperlo. Te lo dirò. Non essere
impaziente. Amore ha incominciato a parlarmi così, con una voce dolce e sonora
ma severa : ' La gente dovrebbe essermi riconoscente, poichè io li unisco. Dò
loro coraggio e forza per sopportare le difficoltà senza rancore. Per tutta la mia
vita ho svolto un ruolo costruttivo. Ho sempre unito le persone e non le ho mai
separate. Non ho orgoglio e pregiudizio. La gente mi definisce cieco, ma ti
assicuro che non lo sono. Ho occhi per vedere e so riconoscere la persona
giusta, adatta a ricevere i miei favori. Una volta scelta, la vita di quella persona si
trasforma e cambia notevolmente. Una volta ho scelto Majnun e , come sai, è
diventato immortale. E' diventato una figura fonte d' ispirazione'.
L' ho interrotto e gli ho ditto che, ad un certo punto della sua vita, Majnun
sembrava essersi stancato di Amore. Lui ha detto: ' Che cosa vuoi dire? Non
riesco a capire. Spiegati, per favore'. Ho risposto che mi riferivo a quello che era
stato scritto da Mawlana Jalaluddin Rumi e Amore ha dichiarato che l' avrebbe
volentieri ascoltato per intero. Io ero pronto, ho detto, a riferirglielo in breve. Così
Mawlana Jalaluddin Rumi ha descritto come Majnun si lamentò con Dio e quale
risposta Dio gli diede:
Una notte, nella remota cella dove si era ritirato,
Majnun disse: ' O, Tu, che ci sostieni e ci nutri, Tu che sei indipendente e libero,
Perchè mi hai dato il nome di Majnun?
E perchè mi hai messo nel cuore l' amore di Laila?
Hai fatto del mio letto un letto di spine,
Di notte i miei pianti e i miei gemiti salgono fino al cielo.
O, mio Dio, che cosa vuoi ottenere da questa mia terribile condizione?
E che cosa da questo mio piangere e lamentarmi?'
Un' interlocutore invisibile rispose: ' O, tu, uomo umile e mite,
Ti ho donato il dolce dolore dell' amore,
Ma questo amore non è di Laila, essop è opera Mia;
La bellezza di Laila è il Riflesso della Mia Gota.
Trovo bello il tuo lamento notturno,
Mi compiaccio che nell' agonia tu dica:
' O, mio Protettore, o, mio Salvatore'.'
Amore mi sembrava contento di sentir queste parole e sorridendo mi ha detto: ' E'
grazie a me che Majnun ha potuto raggiungere una così alta posizione, che Dio si
è compiaciuto di ascoltarlo e di rispondergli.'
Gli ho chiesto: ' Dimmi, a chi altro hai riservato i tuoi favori?' Lui ha risposto che
pochi erano stati gli eletti. Ho detto: ' Li nomineresti? ' E lui: ' Se proprio vuoi
sapere i loro nomi, ti posso dire che accanto a Laila e Majnun ce ne sono altri.
Per nominarne alcuni: Farhad e Shirin, Yusuf e Zulaikha, Antonio e Cleopatra,
Romeo e Giulietta, Otello e Desdemona.'
Abbiamo smesso di parlare. Siamo rimasti seduti per qualche momento a
conversare in silenzio. Tutto d' un tratto mi sono alzato in piedi. Ho guardato l'
orologio. Erano le sei del pomeriggio. Ho detto: ' Sono le sei. E' ora, per me, di
andare da uno dei tuoi eletti. Anche lui è un tuo devoto.' ' Chi è costui?' si è
affrettato a domandare Amore. Ho risposto: ' Penso che tu lo conosca bene'. E'
Mu' inuddin Hasan Chishti, al cui santuario mi reco ogni giorno a quest' ora. Egli ti
ha amato per tutta la vita. Amore ha detto: ' Sì, è vero, perfettamente vero: lui mi
ha veramente amato.'
Io ho detto: ' Rimani per favore. Sarò presto di ritorno.' Amore ha risposto: ' Vai e
torna pure quando vuoi. Rimango qui, te lo prometto.'
translation by Qamaruddin and Hasina Corrado